Gibberella circinata

Cancro resinoso del pino

Tra le malattie più temute

Tra le malattie più temute in ambito forestale in Europa, vi è il cancro resinoso del pino, causato dal fungo da quarantena Gibberella circinata, nella sua forma asessuata Fusarium circinatum. Si tratta di una malattia proveniente dal continente nordamericano, introdotta in Europa all’inizio del 2000; in Italia è stato rinvenuto un focolaio in Puglia nel 2005, poi eradicato.

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La pericolosità della specie deriva dalla rapidità e dalla facilità di diffusione, che avviene a corto raggio attraverso le spore e a lungo raggio attraverso i semi. La disseminazione delle spore è effettuata dal vento e da insetti scolitidi ed è favorita da temperature e umidità relativamente alte. I semi infetti invece possono essere trasportati anche dagli animali e dall’uomo.

Sintomatologia

Il fungo colpisce tanto le giovani piantine quanto quelle adulte e porta facilmente alla morte degli individui. Le infezioni in vivaio sono causate da seme infetto o da terriccio contaminato e provocano imbrunimenti e disgregazione dei tessuti a livello corticale.

I sintomi sull’apparato aereo sono riconducibili agli aghi che perdono uniformemente colore diventando di colore verde pallido, poi giallo ed infine bruno. Rimuovendo la corteccia alla base del fusto si possono osservare tessuti imbruniti impregnati di resina.

Le piantine colpite avvizziscono e muoiono rapidamente. I sintomi non sono particolarmente caratteristici e possono facilmente essere confusi con un collasso causato da altri agenti patogeni.

Sulle piante adulte il sintomo più evidente è rappresentato da cancri sulle branche e sul tronco con abbondante emissione di resina. La pianta mostra essiccamenti a partire dagli apici dei rami, gli aghi ingialliscono, poi diventano di colore rosso-bruno ed infine cadono, lasciando spoglio il tratto del germoglio colpito.

Asportando la corteccia, in corrispondenza dei cancri presenti sul tronco o sui germogli, i tessuti appaiono di un tipico color ambra, impregnati di resina. I coni femminili abortiscono più o meno precocemente e rimangono attaccati.

PIANTE OSPITI

Il genere Pinus in Italia comprende molte specie suscettibili quali: Pinus pinaster, Pinus sylvestris, Pinus nigra, Pinus halepensis, Pinus Strobus, Pinus pinea. Altre conifere ospiti appartengono al genere Chamaecyparis

PREVENZIONE

Il Servizio Fitosanitario sta conducendo un monitoraggio sul territorio regionale allo scopo di verificare lo stato fitosanitario dei vegetali ospiti dell’organismo nocivo. Ogni segnalazione di caso sospetto sarà pertanto utile ai fini di questa indagine.

Le vostre segnalazioni possono contribuire ad individuare la presenza dell'organismo nocivo e a limitarne i possibili danni. Contattate il Servizio Fitosanitario della Regione Umbria scrivendo a
fitosanitario@regione.umbria.it.