Monochamus

Cerambicide delle pinete

In Italia presente con quattro specie

Appartengono al genere Monochamus una quarantina di specie diverse diffuse in tutto l'emisfero boreale, particolarmente concentrate in nord America, in Asia e in parte in Europa e Russia. In Italia sono presenti stabilmente almeno 4 specie, Monochamus galloprovincialis, la più comune, M. saltuarius, M. sartor e M. sutor.

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Si tratta in tutti i casi di coleotteri cerambicidi con abitudini simili, legate intimamente alle conifere, con una chiara predilezione per le foreste in cui convivono individui sani e deperienti, necessari rispettivamente agli adulti e alle larve.
Quello dei Monochamus è un ruolo chiave nella degradazione delle foreste, rivestono dunque una notevole importanza ecologica e la loro pericolosità è dovuta essenzialmente all'essere vettori di un pericoloso nematode di importazione, il Bursaphelencus xylophilus, agente del “deperimento del pino” o “pine wilt disease (PWD)”.
Questa malattia è presente in Portogallo e Spagna, mentre non è segnalata in Italia, dove con il DM del 28/03/14 sono state stabilite le misure di emergenza per impedirne l'introduzione e la diffusione in recepimento di una decisione europea.

BIOLOGIA

Le uova, lunghe 5-6 mm, sono deposte in fessure della corteccia create dalla femmina con le mandibole. Vi è una chiara predilezione per le piante deperienti delle pinete, le specie preferite sono Pinus pinaster e P. halepensis.

La larva è formata dopo 1 – 2 settimane, è biancastra, apode e con la testa più piccola del corpo, in vari stadi può raggiungere fino a 3-4 cm di lunghezza e scavare gallerie lunghe oltre 20 cm. In genere la specie è monovoltina e dopo l'impupamento nella camera pupale si ha lo sfarfallamento, tra giugno e inizio ottobre.

Gli adulti esercitano la loro attività trofica su rametti giovani di piante in buono stato, prediligono le foreste e sono più facilmente reperibili in zone collinari e di montagna. Sono di dimensioni medio grandi con colori tra il grigio, il marrone e un nero scarico, a seconda della specie. I maschi si distinguono dalle femmine perché più piccoli e per le antenne più lunghe del corpo.

DANNI

Come detto, anche se grandi infestazioni di questi cerambicidi possono provocare la morte dell'albero infestato, la pericolosità dei Monochamus è essenzialmente dovuta al suo ruolo strategico nel diffondere il nematode Bursaphelencus: da solo infatti non fa particolari danni, essendo in equilibrio nei propri ambienti, nei quali necessita di piante in buona salute, su cui non provoca forti danni.

PIANTE OSPITI

L'insetto attacca le conifere, principalmente specie del genere Pinus, in particolare pino silvestre, pino d'Aleppo, pino marittimo e pino nero, anche le altre conifere possono essere interessate.

COSA FARE

Controllare lo stato di salute dei boschi, specie se pinete pure particolarmente deperienti e con chiome con ingiallimenti di aghi evidenti. Se si avvista un cerambicide di grandi dimensioni vicino a un pino, può essere messo in un contenitore e segnalato all'indirizzo: fitosanitario@regione.umbria.it

Le vostre segnalazioni possono contribuire ad individuare la presenza dell'organismo nocivo e a limitarne i possibili danni. Contattate il Servizio Fitosanitario della Regione Umbria scrivendo a
fitosanitario@regione.umbria.it.