Bursaphelenchus xylophilus

Nematode del legno di pino

È l’agente del deperimento rapido dei pini

Il nematode, internazionalmente conosciuto con l’acronimo PWN (pine wood nematode) è l’agente del deperimento rapido dei pini. Originario dell’America settentrionale fu introdotto accidentalmente attraverso l’importazione di legname infestato nell’isola di Kyushu in Giappone determinando danni che hanno assunto le dimensioni di una vera e propria catastrofe ecologica.

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Attualmente è presente ubiquitariamente, in Europa (Portogallo e Spagna), mentre non è segnalato in Italia, dove con il DM del 28/03/14 sono state stabilite le misure di emergenza per impedirne l’introduzione e la diffusione in recepimento di una decisione europea.

Biologia

Il nematode del legno del pino si sviluppa attraverso sei stadi: uovo, quat- tro stadi larvali e l’adulto. Il primo stadio larvale (L 1) muta nel secondo (L2) all’interno dell’uovo. Le larve L2 fuoriescono dalle uova e compiono altre due mute (L3) ed (L4) prima di diventare adulti. Gli adulti sono vermiformi lunghi circa 1 mm con capo alto ben separato dal resto del corpo e stiletto. In condizioni favorevoli a 25 °C il Bursaphelenchus xylophilus compie il suo ciclo in 4 giorni. Il nematode viene veicolato da una pianta all’altra da coleotteri cerambicidi del genere Monochamus.

In primavera estate le larve di terzo stadio si portano vicino alle pupe dell’insetto vettore e mutano in larve di quarto stadio e allo sfarfallamento invadono il suo emocele. Gli adulti dei Monochamus neosfarfallati si alimentano a spese dei tessuti corticali di giovani germogli. Le ferite di nutrizione praticate dai coleotteri vettori vengono in tal modo utilizzate da B. xylophilus come agevole via di ingresso nelle nuove piante.

 

Le larve si trasformano quindi in adulti, che invadono i canali resiniferi nutrendosi delle cellule epiteliali portando in breve tempo la pianta al deperimento. Le femmine depongono le uova su alberi indeboliti (luglio – agosto) e le larve ancora presenti nell’insetto penetrano nella pianta attraverso i fori dell’ ovideposizione, favorendo in tal modo un’ulteriore contaminazione.

Le piante indebolite dall’azione del nematode diventano a loro volta idonee per lo sviluppo di xilofagi di debolezza quali appunto i Monochamus, istaurando un devastante meccanismo di sinergia tra nematode ed insetto. Con l’arrivo dell’autunno le piante invase dai nematodi presentano clorosi, appassimento e possono morire.

Durante l’inverno fino all’inizio della primavera le condizioni per la sopravvivenza si fanno critiche pertanto la popolazione di B. xylophilus decade e rimangono solo larve L3 di differente tipo in quanto presentano cuticola più spessa ad elevato contenuto di lipidi che gli permette di superare le condizioni sfavorevoli.

Le larve L3 si aggregano ai funghi presenti intorno alla camera pupale dell’insetto e si nutrono di essi, quando l’adulto dell’insetto sta per sfarfallare mutano in L4 dando il via ad un nuovo ciclo propagativo.

Diffusione

La diffusione di B. xylophilus è favorita sia dalla lunga sopravvivenza del nematode nel legno sia dalla sua rapida trasmissione attraverso gli insetti vettori. Diciannove specie di coleotteri cerambicidi appartenenti al genere Monochamus risultano infatti vettori sulle conifere.

Le principali vie di introduzione e dispersione del nematode e del suo vettore sono il legname infestato (tronchi interi, parti di tronco, imballaggi, supporti in legno, trucioli e segatura) o le piante attaccate. L’Italia rappresenta un paese ad alto rischio poiché gran parte del territorio presenta un clima favorevole ad un rapido sviluppo del nematode.

Inoltre sul territorio italiano sono presenti grandi estensioni di popolamenti ed impianti di conifere e sono molto diffusi gli insetti vettori del genere Monochamus.

Sintomi

Nella pianta infestata si assiste dapprima ad una riduzione degli essudati resinosi, successivamente appassiscono ed ingialliscono gli aghi a causa della riduzione della traspirazione. In estate autunno le chiome si disseccano e le piante muoiono. La morte è causata dalla formazione di estese cavità necrotiche provocate dalla distruzione delle cellule del cambio, xilema e floema.

Piante ospiti

Il B. xylophilus è un polifago del genere Pinus, in Italia le specie suscettibili al nematode sono: Pinus pinaster, Pinus sylvestris, Pinus nigra, Pinus halepensis, Pinus mugo, Pinus Strobus. Altre conifere ospiti appartengono ai generi Abies, Cedrus, Picea, Larix, Pseudotsuga e Chamaecyparis.

Prevenzione e lotta

La prevenzione consiste in ispezioni nei boschi, nei punti di entrate di legname importato e nel campionamento del legname proveniente da depositi, segherie, mobilifici ed imballaggi. La lotta può essere fatta mediante catture, con trappole attrattive, degli adulti del cerambicide vettore, con trattamenti con funghi e batteri antagonisti delle larve di Monochamus o con trattamenti con insetticidi e nematocidi.

Per eliminare gli insetti ed i nematodi da una partita di legno si può effettuare o un trattamento termico che porti la temperatura della parte più in- terna del legno ad almeno 56 °C per 30 minuti o praticando un’essiccazione che riduca l’umidità del legno sotto il 20%. Si possono anche effettuare trattamenti a pressione o la fumigazione con sostanze chimiche.

Le vostre segnalazioni possono contribuire ad individuare la presenza dell'organismo nocivo e a limitarne i possibili danni. Contattate il Servizio Fitosanitario della Regione Umbria scrivendo a
fitosanitario@regione.umbria.it.