Phytophthora ramorum

Phytophthora ramorum

Il fungo che colpisce le querce

Phytophtora ramorum Werres et al., fungo patogeno le che colpisce querce (SOD – sudden oak death) ma anche faggi, larci, ippocastani, castagno, rododendri, azalee, corbezzoli, virurno camelia, hamamelis kalmie, leucotoe, magnolia, syringa, pieris dove causa l l’avvizzimento dii germogli e foglie.

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Descrizione e ciclo

Condizioni di sviluppo sono temperature comprese tra 2 – 26 gradi con T° ottimale di 20°. Penetra negli organi epigei sia da ferita che non e si conserva nei residui vegetali infetti nel terreno. Si trasmette anche tramite vento, acqua piovana e di irrigazione sovrachioma ed insetti. Non è influenzata dall’umidità del suolo e non si trasmette tramite apparato radicale anche se il terreno è un serbatoio di inoculo. Colpisce solo la parte epigea degli ospiti.

Specie e ospiti

Sono numerose le specie che possono essere infestate da Phytophtora ramorum:

Famiglia Genere o specie Parti attaccate
Aceraceae Acer spp. Foglie e rami
Apocynacee Nerium oleander L Rametti e foglie
Caprifoliaceae Viburnum spp.
Lonicera spp.
Tronco (colletto)
Foglie
Ericaceae Vaccinium spp.
Rhododendron spp.
Arbutus spp.
Arctostaphylos spp.
Pieris spp.
Kalmia latifolia L.
Leucothoe spp.
Calluna spp.
Tronco, foglie e rami
Foglie e rami
Foglie e rami
Foglie e rami
Foglie e rami
Foglie
Foglie
Foglie e rami
Fagaceae Castanea sativa L
Fagus sylvatica L.
Lithocarpus densiflorus Rehder
Quercus spp
Tronco
Tronco
Tronco
Tronco, foglie e rami
Hamamelidaceae Hamamelis virginiana L. Foglie e rami
Hippocastanaceae Aesculus spp. Foglie e rami
Lauraceae Laurus nobilis L. Foglie e rami
Magnoliacee Magnolia spp. Rametti e foglie
Oleaceae Syringa vulgaris L.
Fraxinus excelsior L.
Osmanthus spp.
Tronco, foglie e rami
Foglie e rami
Foglie e rami
Pinaceae Pseudotsuga menziesii Franco
Abies spp.
Rametti e foglie
Rametti e foglie
Rosaceae Heteromeles arbutifolia Lindl
Rubus spp.
Photinia spp.
Prunus spp.
Foglie e rami
Foglie
Foglie
Foglie
Taxaceae Taxus spp. Tronco, foglie e rami
Taxodiaceae Sequoia sempervirens Endl Rametti e foglie
Theaceae Camellia spp. Foglie e rami

È inoltre descritta anche su eucalipti, larici e molte specie erbacee minori di interesse esclusivamente naturalistico.

Diffusione

Negli Stati Uniti di America è stata segnalata nel 1995 su querce, dove ha determinato una moria molto grave. Dal 2002 è segnalata in vivai del nord Europa e in Spagna su rododendro in particolare. Esistono segnalazioni in bosco in Olanda e Regno unito sempre legate alla presenza di rododendro nei boschi. In Toscana è stato ritrovato in vivaio su rododendro e viburno. In Umbria ad oggi non è segnalato alcun caso.

Sintomi e Danni

La sintomatologia è molto diversa a seconda delle specie colpita. Su rododendro, pieris e hamamelis si osserva una necrosi bruno scura a margine indefinito dei rametti e delle foglie, con disseccamenti dei rami apicali o intermedi che non portano alla morte della pianta. I tessuti sottostanti imbruniscono. Su quercia si manifesta con cancri bruno scuri con essudati rossastri e con disseccamenti delle foglie che rimangono attaccate ai rami.

I cancri presentano bordi roso scuri e asportando la corteccia si notano i tessuti necrotizzati sottostanti con striature bruno scure. Il viburno è invece meno resistente e avvizzisce dal colletto con necrosi che si diffondono sui giovani rametti e i fiori velocemente. Molte altre piante manifestano invece solo danni a
livello fogliare, anche se vanno distrutte per profilassi. Tra queste lillà e alloro e numerose acidofile come pieris, camelia, leucotoe e hamamelis.

Lotta obbligatoria

La Commissione europea ha deciso il controllo e la lotta a Phytophtora ramorum con tre successive decisioni del 2002, 2004 e 2007 (2002/757/CE la principale, le altre aggiornano le specie ospiti). Con DM del 28/11/02 anche il Mipaaf ha deciso la lotta al patogeno attraverso l’ispezione al momento dell’introduzione nella comunità di piante e legname sensibili, specie provenienti dagli Stati Uniti, istituendo il passaporto delle piante per viburni, camelia e rododendro, l’effettuazione da parte dei Servizi Fitosanitari di monitoraggi per individuare la presenza di eventuali focolai.

Nel caso di reperimento della malattia in vivaio e di positivo riscontro diagnostico in laboratorio, è necessario procedere alla distruzione di tutto il materiale infetto e di quello situato in prossimità, compreso il terriccio di coltivazione.

Le vostre segnalazioni possono contribuire ad individuare la presenza dell'organismo nocivo e a limitarne i possibili danni. Contattate il Servizio Fitosanitario della Regione Umbria scrivendo a
fitosanitario@regione.umbria.it.