Scolitidi dell'Ambrosia
Coleotteri di piccole dimensioni
Xylosandrus è un genere di coleotteri scolitidi di piccolissime dimensioni, caratterizzati dall'allevare le proprie larve in gallerie scavate nei rametti delle piante legnose, nutrendole con funghi di varie specie.
Le specie di Xylosandrus più pericolose per le piante sono originarie del sud-est asiatico, dove infestano per lo più piante di cacao e caffè. Sono presenti in buona parte dell'emisfero boreale ed in Europa dove sono state introdotte accidentalmente.
In Italia ne è segnalata la presenza in alcune regioni ma non in Umbria. X. compactus manifesta una elevata polifagia con possibilità di infestazione di molte piante ornamentali e forestali (acacia, acero, agrumi, berretta del prete, cipresso, querce, viburno e molte altre) con spiccata predilezione però per alloro e lauroceraso. X. crassiusculus attacca di preferenza il carrubo, è dunque maggiormente pericoloso nelle aree meridionali del paese.
Questi insetti possono provocare danni ingenti nel caso di attacchi molto forti e sono estremamente difficili da combattere.
BIOLOGIA
Il minuscolo insetto sverna come adulto nelle gallerie create nei rametti delle piante ospiti e da qui fuoriesce nella seconda metà di maggio. Per la deposizione delle uova la femmina adulta crea altre gallerie in piccoli rametti di 1-3 anni di latifoglie e in minor misura di conifere, nei nostri climi preferisce le piante arbustive. Ad una attenta osservazione è possibile notare la rosura del legno di scavo delle gallerie, concentrata in piccoli cilindri che fuoriescono dai rametti.
Raggiunto il cilindro centrale, la femmina crea una galleria materna longitudinale dove assieme alle uova lascia il micelio che si porta attaccato al corpo che si svilupperà nel legno permettendo il nutrimento delle larve. Dopo un mese escono dai fori di ingresso della madre le nuove generazioni di adulti che proseguono l'infestazione nelle piante vicine, prediligendo le piante più deboli.
DANNI
A causa di questa attività di scavo si verificano evidenti disseccamenti di porzioni terminali dei rametti nei quali, alla difficoltà di circolazione della linfa, si unisce il grado di tossicità di alcuni dei funghi allevati.
Nel caso di forti attacchi il valore ornamentale della pianta è fortemente compromesso, specie per le giovani piante in vivaio e per le siepi. Tra le piante più attaccate infatti figurano alloro, lauroceraso e leccio.
Misure di controllo
Gli eventuali rametti disseccati vanno prontamente eliminati e bruciati immediatamente o al limite posti in robusti sacchi di plastica ben chiusi per evitare le fuoriuscite dei giovani adulti. Il taglio di potatura va fatto almeno dieci cm. sotto i fori di entrata e uscita degli insetti.
La pericolosità dell'insetto è dovuta alla sua polifagia, alla rapidità di svolgimento delle nuove generazioni e all'impossibilità di trattare le infestazioni con prodotti chimici, vista la sfuggevolezza dell'animale e il contesto generalmente urbano dove sferra il suo attacco.
Cosa fare
Nel caso di evidenti sintomi, quali diffuso disseccamento o piccoli fori di ingresso e sfarfallamento nelle porzioni terminali dei rametti, si invita a segnalare le situazioni sospette all'indirizzo fitosanitario@regione.umbria.it